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giovedì 5 marzo 2009

Circonvenzione d'incapace


Alcuni commenti al blog di TuttoQua mi hanno fatto venire in mente una cosa.
Le Signore Marchi (Wanna e Stefania) sono state condannate per truffa e circonvezione d'incapace.
Ma cosa è la circonvenzione di incapace?
Wikipedia riporta:

La circonvenzione di incapace è un delitto previsto e punito dall'art. 643 del codice penale. Consiste nell'abusare dei bisogni, passioni o dell'inesperienza di persona minore o in stato d'infermità o deficienza psichica, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. Completa la fattispecie la circostanza per cui la condotta dell'incapace deve consistere in un atto dannoso per sé o per altri.

Quindi, se loro sono colpevoli, coloro che hanno dato dei soldi a queste due signore sono incapaci. Ovvero, dovrebbero essere dichiarati tali, e vedersi ritirare la patente, la tessera elettorale, ed essere assistite da un tutore. Del resto, se uno crede ancora nel malocchio, o che una crema possa far perdere 20 Kg, direi che ha proprio bisogno di un tutore. Di quelli bravi, eh...
Con questo non voglio dire che sia sbagliato condannare due truffatrici: troverei giusto però punire anche chi le ha aiutate a far quattrini a palate.

lunedì 5 gennaio 2009

Ridere, disobbedire, riflettere

Il mio amico Dottordivago nei giorni scorsi si è lamentato perchè la gente ha perso il senso dell'umorismo. E siccome so che il buon doc ha un senso dell'umorismo genuino e assolutamente comprensibile, penso che il grosso del problema stia nell'ignoranza diffusa che ormai permea la società. Ma non voglio ammorbare il lettore con un trattato su "umorismo e sociologia spicciola": voglio semplicemente, come al solito, strappare un sorriso facendo qualche riflessione.
Chi si è preso il nostro senso dell'umorismo? Io ricordo distintamente che anni fa si rideva e scherzava più spesso, anche tra sconosciuti. Spesso una battuta, sapientemente piazzata da chi ha il "tempo comico" giusto, aiutava a sdrammatizzare un evento spiacevole, e creava rapporti, amicizie.
Qualche anno fa ordinai, presso un negozio di autoricambi, un pezzo per il mio scooter. Una cosa da nulla: un pezzetto di plastica che, a detta del commesso:"costerà 3 euro". Bene, dopo qualche giorno mi presentai in negozio. Al momento di pagare, il commesso disse:"un attimo, controllo il prezzo sul computer". Io estrassi una banconota da 5 euro... ma mi accorsi che lui cambiava espressione. Con occhio stupito e preoccupato mi disse:"accidenti, costa 12 euro".
Vista la sua faccia, e vista la banconota che avevo in mano... il bastardo che è in me prese il sopravvento. Tirai fuori dal portafoglio un biglietto da 10, porsi le banconote al commesso dicendo sommesamente:"pazienza, vorrà dire che questa sera i bambini non avranno il dolce". Lui cercò invano di distogliermi dall'acquisto: io fui irremovibile. Dopo qualche minuto gli spiegai che stavo scherzando: non solo non avevo figli... ma grazie al cielo 9 euro di differenza non mi cotringevano a rinunciare al dolce. Ci facemmo una sonora risata, e per farmi perdonare gli pagai un caffè. Ancora adesso quando vado in quel negozio scherziamo su quell'episodio... ma oggi non lo rifarei più. Non perchè sia meno bastardo di allora (anzi...) ma perchè è molto difficile trovare una persona disposta ad accettare lo scherzo, o come direbbe un mio amico che ha studiato... la cèlia.
E questo mi riporta alla domanda sopra: chi ci ha rubato il senso dell'umorismo? Io credo che siano state le condizioni in cui viviamo, e le pressioni dei media. Ogni giorno l'ambiente esterno ci spaventa con qualche nuova minchiata: il terrorismo islamico, la SARS, la disoccupazione, la criminalità, i Rom... scopo del gioco è spaventarci per poterci controllare meglio. Un uomo che non ha paura, ma che anzi sorride e affronta gli imprevisti con un pizzico di umorismo è pericoloso, perchè non è controllabile. Un uomo che invece è preda delle paure sarà sempre fedele al padrone... chiunque esso sia: il governo, il datore di lavoro, il capo... eccetera.
Qualcuno potrebbe dire che quelle citate sopra non sono minchiate.
Bene... andiamo con ordine:
- terrorismo: quante persone conoscete che sono morte di terrorismo islamico? Tiro a indovinare: 0
- SARS: come sopra... dovevamo morire tutti di influenza dei polli, e siamo ancora qui.
- disoccupazione: mi vanto di non conoscere NESSUNO che sia disoccupato da oltre un mese. Se hai voglia di lavorare, pare che si riesca sempre a trovare qualcuno disposto a sfruttarti...
- criminalità e immigrazione: oramai vanno a braccetto, secondo i media. Sei criminale? Sei immigrato. Sei immigrato? Sei criminale. Anche qui, conosco ben poche vittime della criminalità comune...

Invece conosco PERSONALMENTE vittime di incidenti stradali, di incidenti sul lavoro, di malversazioni economiche che li hanno portati sul lastrico... ma quello è meglio non sottolinearlo troppo, a parte qualche proclama ogni tanto: c'è il rischio che la gente si accorga davvero dove sta il pericolo.
Quindi noi siamo sempre più impauriti, e sempre meno propensi a ridere e scherzare. Lo so che "risus abundat in ore stultorum" (e adesso vi tocca andare a cercare il dizionario latino... ahahah) ma a me piace moltissimo una battuta attribuita al buon Bakunin: "Sarà una risata che vi seppellirà!". :-D

sabato 1 novembre 2008

Discriminazione

In questi giorni (anche oggi, che se non ricordo male è festivo) sono oberato di lavoro.
Sembra che tutte le navi del mondo abbiano deciso di fare scalo a Trieste, e tutti gli armatori si siano innamorati della "mia" agenzia. 'zzo ti lamenti, direte voi. Non siamo mai contenti... se c'è poco lavoro piangiamo il morto, se è troppo ci lamentiamo.
Comunque mi è capitato di guardare un Tg (pessima abitudine. Devo smettere, lo so...) dove si parlava di una cosa nuova. Nessuno ne ha mai sentito parlare... il crack Alitalia.
C'erano alcuni personaggi (sindacalisti? esperti? boh...) che cianciavano come al solito: "Blah blah blah occupazione blah blah piano industriale blah blah ammortizzatori sociali blah blah blah sicurezza ". Tra un blah e una cazzata mi giunge alle orecchie che i poverelli che perderanno il lavoro saranno messi in cassa integrazione. Provvedimento che potrà durare fino a sette anni.
MINCHIA!
SETTE ANNI???
Questi potranno stare sette anni a casa e prenderanno una quota parte del loro attuale stipendio.
Perchè io non posso fare lo stesso?
Sarebbe bello. Domani metto in vendita l'agenzia.
Basta navi, basta svegliarsi alle 3 della mattina perchè un marinaio filippino si è perso o perchè un ispettore di compagnia vuole tornare a casa e non sa chiamarsi un taxi.
Basta lavorare sabati, domeniche, festivi, prefestivi, isole comprese.
Basta pagare circa il 50% di quello che guadagno in tasse.
Basta espletare adempimenti burocratici assolutamente e palesemente inutili.
Basta sopportare la vista di gente che non fa altro che generare carte inutili e auto-referenziarsi per proteggere il proprio posticino di potere piccolo piccolo.
Vendo, cerco una cordata di amici che facciano finta di comprare l'agenzia, e nel frattempo mi metto in cassa integrazione. Sono onesto: al 50% dello stipendio.
Per 5 anni, non 7. E in quei 5 anni mi invento un altro mestiere... magari il collaudatore di materassi. O prendo il brevetto da elicotterista. O vado a zappare la terra. O...
Basta sognare. Io devo continuare a lavorare. Se non lavoro, non mangio ecc ecc...
Ma ho un sospetto: il sistema è fatto in modo che io lavori, perchè sono più conveniente da lavoratore che da cassintegrato.
Mettere 10.000 persone in cassa integrazione per 7 anni significa probabilmente che quelle 10.000 persone sono meno convenienti da lavoratori che da cassintegrati.
Sono forse dei guastatori? Qualcuno magari... ma tutti e 10.000 non credo.
Allora perchè la collettività deve accollarsi le spese per pagare la cassa integrazione? Se domani si prosciugasse l'adriatico, il sottoscritto si troverebbe con una mano davanti e una dietro. E si ingegnerebbe a far qualcosa per campare, magari da qualche altra parte vicino al mare (senza il "freatellone blu" mi manca l'aria).
Di quei 10.000 magari qualcuno ne avrà davvero bisogno della cassa integrazione... chi per due mesi. Chi magari per un anno. Arrivo a capire anche due anni, in casi particolari. Ma se non sei appartenente ad una categoria protetta, ed in DUE anni non riesci a levarti dal culo, sei come i panda. E come dice un mio amico: devi morire.

No, non ce l'ho con i panda. Per maggiori chiarimenti circa la filosofia de "il panda deve morire" visita http://ilpandadevemorire.wordpress.com/perche-il-panda-deve-morire/

Alla prossima...

domenica 26 ottobre 2008

Il gioco della torre

Oggi cappello della storia un po' lungo... ma serve a capire quello che viene dopo.
Prendetela come una "divagazione preventiva".

Chi mi conosce bene sa che in passato ho servito come Volontario del Soccorso per la Croce Rossa Italiana:
esperienza che ha contribuito parecchio alla mia formazione... se non altro per il variegato campionario di umanità con il quale sono entrato in contatto.
Senza falsa modestia: ero un buon VdS. Forse addirittura uno dei migliori: complici il tanto tempo a disposizione e il fatto che mi piaceva l'idea di aiutare persone in difficoltà.
All'epoca nella Croce Rossa si entrava facendo un corso di primo soccorso: se al termine passavi un esamino (ridicolo) potevi chiedere di diventare apirante Vds.
Dopo un tot di ore di apprendistato, in cui eri sempre affiancato da "VdS anziani" potevi iniziare (a discrezione del dirigente locale) il servizio effettivo.
Specifico questo perchè capiate come non ci fosse la possibilità di "scoprire" i punti deboli di ciascun VdS... si andava per tentativi.
Ricordo ancora il mio primo intervento "tosto": io non potevo conoscere la reazione che avrei avuto davanti ad una scena con morti e feriti. Peccato che fossi già "effettivo" da circa tre mesi... mi andò bene.
Ho soccorso gente spatasciata in auto, caduti dalle moto, da impalcature. Ho effettuato diverse rianimazioni cardio polmonari, ho sguazzato nel vomito e nella merda altrui. Tutto senza grossi problemi.
In compenso, dopo quasi un anno di servizio... ebbi modo di scoprire il mio punto debole, per fortuna senza conseguenze per l'interessato.
I bambini.
Davanti a un bambino che soffre, mi va in pappa il cervello. Non riesco a ricordare le cose che ho studiato e che con gli adulti applico senza difficoltà.
Fortuna che quando me ne sono accorto potevo già guidare l'ambulanza: ho fatto cambio con l'autista e la cosa è finita lì. Con il passare del tempo ho anche imparato a gestire la cosa... ma potendo, evitavo sempre gli interventi dove sapevo che c'erano dei bambini.

Oggi ho letto dell'organizzazione criminale dedita allo scambio di materiale pedo-pornografico.
Gli inquirenti hanno definito "raccapricciante" il materiale sequestrato. Forse per la mia caratteristica che ho illustrato poco fa, non riesco a concepire che qualcuno possa deliberatamente far soffrire un bambino... o godere nel guardare un bambino sottoposto a sevizie.
Mi sono un po' documentato su questi soggetti: pare siano "malati" molto spesso sono ex-bambini seviziati a loro volta.
Sono contrario alla pena di morte. Estremamente contrario.
Ma sono favorevolissimo a chiudere questi animali in una gabbia e buttare via la chiave.
Invece dell'isola dei famosi, Rai Due dovrebbe trasmettere "Il braccio dei pedofili".
Un bell'appuntamento serale, in cui si possano verificare le condizioni in cui vivono quegli esseri che minacciavano l'incolumità dei più indifesi.
Sia chiaro: là dentro ci dovrebbero finire solo quelli per i quali non sia nemmeno pensabile un errore giudiziario... quelli che si filmano e/o fotografano mentre abusano di bambini di due (!?!?) anni, ad esempio.
In Italia la certezza della pena è una chimera.
Mi piacerebbe sapere che ne sarà di quei 98 che hanno beccato oggi... azzardo una previsione:

- 3 non c'entrano una mazza. Sono "errori giudiziari": saranno quelli che subiranno maggiormente le conseguenza mediatiche della faccenda.
- 20 sono pedofili... ma pazzarielli. Infermità mentale... non un minuto di galera, e tra meno di un anno ricominceranno.
- 30 sono pedofili... ma ricchi. Buoni avvocati, agganci giusti, pressioni, lungaggini... non un minuto di galera, e tra meno di un anno ricominceranno in modo da non farsi più beccare.
- 25 sono pedofili... ma "bravi ragazzi". Un piagnisteo quà, un altro là. Il vicino che dice che tutte le mattine lo vedeva andare al lavoro, la mamma che afferma "non è possibile"... nel dubbio pena mite, condonata, ridotta, e tra meno di un anno ricominceranno.
- 20 sono pedofili... e basta. Confessano. Un avvocato medio gli consiglia di patteggiare. Pena ridotta, qualche attenuante... e tra (forse) 2/3 anni son di nuovo fuori. Ma naturalmente non vorranno più nemmeno pensare ai bambini... SVEGLIA! Ricominciano da capo anche questi, ovviamente.

Una breve riflessione sulla C.D. "rieducazione".
Già ho dei dubbi che si possa rieducare qualcuno che reputa il furto o l'omicidio delle cose praticabili... ma sulla rieducazione della "sfera sessuale" ho dei FORTISSIMI dubbi.
Supponiamo che da domani esca una legge che vieti una cosa che attualmente è di uso comune... ad esempio scrivere cazzate sui blog.
All'inizio sarebbe dura... ma potrei adeguarmi. Se sbagliassi, un anno di gabbio mi farebbe velocemente imparare come si sta al mondo. Qualche irriducibile ci sarebbe sempre... ma il grosso si adatterebbe.
Sempre per assurdo, supponiamo che da domani i rapporti eterosessuali siano vietati.
Ehi tu, non fare il furbo... ti ho visto sai, con quel pinolo in mano! Vietiamo anche l'onanismo. Sono ammessi i soli rapporti omosessuali.
Quanti di noi sarebbero in grado di "rieducarsi", anche con lo spettro della galera? Io no, lo confesso. Migliaia di anni di storia della chiesa cattolica (dove teroricamente i sacerdoti dovrebbero mantenersi casti) insegnano che l'istinto sessuale è più forte della legge.
Mettetemi in gabbia e non fatemi uscire, perchè appena esco cerco di ingiaccarmi la prima che trovo. E dopo un po' di astinenza, potrei anche avere un drammatico calo nei requisiti minimi necessari.

La supposizione è la madre di tutte le cazzate, ma suppogo che per i pedofili sia la stessa cosa. Solo che loro non vogliono una donna: vogliono un bambino.
E se vogliamo che i bambini no debbano rischiare grosso, l'unico modo è tenerli lontani dai pedofili.
L'idea buona sarebbe quella di rinchiudere i pedofili... ma pare che invece stia prendendo piede quella di "rinchiudere" i bambini davanti ad una TV o ad una Playstation. E la cosa mi fa incazzare.

mercoledì 8 ottobre 2008

Moriremo tutti!!!

Avete presente i film catastrofici anni 70?
Airport, L'avventura del Poseidon, Terremoto... invariabilmente, nel momento del disastro totale, mentre il protagonista sta cercando di risollevare la situazione, salta su uno o una che urla: "Mio Dio, MORIREMO TUTTI!!!".
Guardo le foto delle borse mondiali e li vedo, tutti questi broker: occhio pallato, viso terrorizzato... oppure testa bassa ed espressione desolata. Mi piacerebbe essere là, e nell'attimo in cui il casino si placa per pochi attimi, urlare a squarciagola: "Mio Dio, MORIREMO TUTTI!!!". Chissà di quanti punti andrebbe giù il Mibtel?
Io sono uno di quelli che del crollo delle borse se ne preoccupa poco.
Sul conto corrente non ho mai più di 2000 euro. Tutti i soldi che ho li investo nella mia casa, che per fortuna non è quotata in borsa. La banca che mi ha prestato i soldi invece sì che deve preoccuparsi: deve augurarmi tanta salute e che il mio lavoro vada sempre bene. La sfiga più grande che può avere è che io finisca sotto a un tram: mutuo estinto a favore degli eredi.
Se invece non riuscissi a pagare il mutuo... perdita secca di almeno il 50% dell'immobile, e un disastro di cause, avvocati... contro uno che, a quel punto, sarebbe nullatenente. E io sono un buon diavolo, mi immagino a cosa sono andati incontro certi istituti di credito nel tentativo di recuperare soldi da personaggi ben più cattivi e/o dotati di situazioni personali di gran lunga più complesse della mia (sono celibe, senza figli... un buco di culo con un po' di misterpinna intorno, da un punto di vista legale).
Forse è per questo che le banche cominciano ad avere qualche problemino?

venerdì 3 ottobre 2008

Di chi è la colpa?

Ieri due adolescenti siciliani, a bordo di un motorino, si sono schiantati contro una Fiat Punto, perdendo ambedue la vita. I due minorenni erano a bordo di un ciclomotore (prima infrazione), con l'assicurazione scaduta (seconda infrazione), e non si sono fermati all'alt della polizia, fuggendo (terza infrazione, prima grande cazzata e credo anche reato). Hanno poi imboccato contromano una strada a grande viabilità (quarta infrazione e seconda grande cazzata) e hanno terminato la loro corsa contro il cofano di una Fiat Punto.
Ieri sera a "studio aperto" (guardatelo ogni tanto, è divertente quasi come un reality show) sono stati presentati come due vittime, che per non farsi sequestrare il motorino dai terribili pulismani, sono stati costretti a fuggire. Parenti e amici, intervistati dall'onnipresente "giornalista", si scagliavano verbalmente contro le forze dell'ordine.
Chi mi conosce sa che non ho nella mia top ten di simpatia le forze dell'ordine, ma per una volta che fanno il loro dovere... capisco che i genitori dei ragazzi possano essere sotto shock, ma il "giornalista" e la redazione del "telegiornale" cosa ci stanno a fare? Vabbè che erano in Sicilia, ma questi due angioletti hanno commesso una riga di infrazioni e di stupidaggini che se provi a farlo in qualsiasi paese civile, i poliziotti non solo ti inseguono: ti sparano. E se ti accoppano beccano pure un encomio.
Comunque poco dopo ho visto il servizio sulla faccenda del TG3... e anche lì non gli andava mica tanto bene che i terribili poliziotti avessero costretto i due poveri ragazzi alla fuga terminata tragicamente.
E allora ecco come avrebbe diffuso la notizia il TGmP (TGmisterpinna)

Questo pomeriggio l'ennesimo tragico incidente si è verificato sulle strade siciliane.
Due giovani, a bordo del motorino di uno dei due, sono morti nello schianto avvenuto contro una Fiat Punto, che viaggiava sulla propria corsia di marcia. L'autista (sul quale sono in corso accertamenti) non si è avveduto del motorino che procedeva contromano, inseguito dalla polizia che cercava di bloccarlo, dopo che i due avevano forzato un posto di blocco. I ragazzi non si sono fermati all'alt forse per via dell'assicurazione scaduta, in quanto temevano il sequestro del mezzo. Con un eccesso di zelo draconiano, gli agenti si sono lanciati all'inseguimento: vistisi braccati, i ragazzi sono stati costretti ad imboccare contromano una strada ad alta percorrenza. Purtroppo in quel momento una Fiat Punto sopraggiungeva nel senso di marcia opposto; l'autista, imperdonabilmente, non riusciva ad evitare lo schianto. I soccorsi, pur arrivati tempestivamente, non hanno potuto nulla: i due sono arrivati al pronto soccorso già morti.
Speriamo che sia gli appartenenti alla pattuglia sia l'autista dell'auto assassina riflettano sull'opportunità dei loro gesti: i poliziotti avrebbero potuto evitare di intimare l'alt ai due, mentre il guidatore della punto avrebbe fatto meglio a starsene a casa, invece di intasare le vie di fuga. Inoltre non si capisce come abbia fatto a non riuscire ad evitare un motorino che, francamente, si vedeva benissimo.

E già, quello che proprio non mi è andato giù è proprio l'atteggiamento dei media nei confronti dell'autista: magari era ubriaco, o drogato... e loro non ci hanno pensato.
Comunque, in tutta questa storia, gli organi di informazione ci fanno proprio una bella figura. Come direbbe un mio amico:

Marca "bravo" ai giornalisti.

Alla prossima.

venerdì 29 agosto 2008

All'armi!

Anche oggi mi scappa una storiella.
Come i più attenti di voi sanno, lavoro in un'agenzia marittima. Cosa fa un'agenzia marittima? Avete presente un'agenzia immobiliare? Bene, non c'entra una mazza :-)
L'agente marittimo si occupa di tutti gli adempimenti burocratici che una nave deve espletare all'arrivo e alla partenza da un porto. Notifiche alla Capitaneria di Porto, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, ai terminal portuali... eccetera eccetera. Io lavoro principalmente con le navi petroliere... quei cosi lunghi circa 250 metri, larghi 40, ripieni di un quantitativo variabile tra le 60.000 e le 135.000 tonnellate di "oro nero".
Incutono un certo timore, persino da ferme. Pensate che si muovono a circa 25 Km/h. E per fermarsi, lanciate a quella velocità, hanno bisogno di circa 1 Km. Cosa può cambiare, secondo voi, se a bordo di uno di quei bestioni il comandante tiene una carabina ad aria compressa? Niente, direte. Che danno può fare una carabina ad aria compressa, che spara (forse) a 50 metri un piombino da 1 grammo? E' un danno infinitesimo, se paragonato a quello che può fare un coso che pesa 150.000 tonnellate pieno di petrolio che magari sbaglia manovra. Infatti le nostre autorità si preoccupano.
Della carabina, ovviamente.
Ieri ho passato mezza giornata al telefono con Prefettura e Polizia, per ottenere da loro l'autorizzazione a far entrare, nelle acque territoriali italiane, la pericolosissima carabina ad aria compressa del comandante. Il fatto che tale carabina sia a bordo di una potenziale bomba atomica non è assolutamente rilevante. Il fatto che le armi ad aria compressa siano in libera vendita in mezza Europa è considerato poco più che una seccatura. Bollo da 14,62, e istanza che, per dovere di cronaca, riporto:

Alla spett.le

PREFETTURA DI TRIESTE
Ufficio polizia Amministrativa


Trieste, 29/08/2008

Il sottoscritto ____________________, Agente marittimo raccomandatario dell’armatore ______________________, in nome e per conto del comandante della nave ____________________ di bandiera Norvegese, iscritta al numero ________ delle matricole di Haugesund, prevista arrivare a Trieste martedì 2 Settembre alle 00.30 proveniente da Statfjord Oil Field (Norvegia) per compiere operazioni commerciali;

DA’ AVVISO

ai sensi dell’art. 16 comma 3 della legge 9/07/1990 e art. 28 del T.U.L.P.S.

delle presenza delle seguenti armi e munizioni costituenti dotazione di bordo:

- No 1 fucile FEINWERKBAU ad aria compressa cal. 4,5 mm, numero di serie 316051;
- Nr. 5000 munizioni per il suddetto.

Si fa presente che il comandante si impegna a custodire sotto la propria responsabilità le citate armi e munizioni in modo da evitare l’accesso alle medesime da parte di altri presenti a bordo finché la nave permarrà nelle acque territoriali.

Si allega alla presente documentazione ricevuta dal comandante relativa alle armi sopraccitate.


Con osservanza

Firma



Ora vorrei fare alcune considerazioni.
Io ho "prodotto" questa istanza in una mezz'oretta di lavoro.

Stampata, firmata, bollata, mi sono recato in prefettura per presentarla. Colà un impiegato si è letto la pappardella, l'ha protocollata. Lunedì verrà contattata la questura (telefonata, fax...) e, dopo qualche tempo, il prefetto in persona firmerà l'agognata autorizzazione. Che dovrò andarmi a prendere, per poi mostrarla a GfF e Polizia a bordo.

QUANTO COSTA QUESTA SCIOCCHEZZA?

A me 14,62 euro e due ore di lavoro.
A voi, cari contribuenti... molto di più.
Brunetta, è inutile che mi fai lavorare questi disgraziati come matti.
Meglio che stiano a casa e retribuiti: almeno avrei risparmiato il bollo e 2 ore di tempo.

martedì 19 agosto 2008

Vietato pensare

Scopro oggi che, a Trieste, se lasci l'auto parcheggiata con il finestrino aperto rischi una multa.
Mi direte: dalle altre parti non ti fanno la multa, te la fottono direttamente... ma questa cosa mi ha lasciato perplesso. Paese che vai, usanza che trovi, e recentemente i sindaci di diverse città si son dati da fare a inventarsi una serie di divieti improbabili e improponibili.
Come contromossa, ho deciso quindi di stilare un freddo elenco dei divieti più insoliti, anche per aiutarvi ad evitare spiacevoli sanzioni. Ma soprattutto per meditare sulla follia del sindaco medio.

Trieste:
- Vietato lasciare l'auto in sosta con finestini aperti (per fortuna non ho l'auto)
- Vietato introdurre bici nei giardini pubblici di Via Giulia (per fortuna non ho la bici)
- Vietato l'accesso ai cani agli stessi giardini pubbblici (per fortuna non ho cani)
- Vietato bere, acquistare e vendere birra e altri alcolici nei dintorni dello stadio in occasione delle partite di calcio.

Genova:
- Vietato circolare per strada con bottiglie di birra e/o alcolici in certe zone alla sera. Mi devo ricordare di procurarmi una mappa e contrassegnare i vicoli si e quelli no.
- Vietato l'accesso alla sopraelevata, per i soli motocicli, dalle 22 alle 6.

Novara:
- Vietato incontrare più di un amico al parco la sera. Con le zanzare che girano da quelle parti, non mi preoccuperei troppo.

Verona:
- Vietata la sosta per contrattare con le meretrici. Tirare sul prezzo può costare caro...
- Vietato fumare nei parchi giochi pubblici.

Trento:
- Vietato fotografare in piscina.

Eraclea:
- Vietato fare i castelli di sabbia sulla spiaggia. Invece di perder tempo con stupidi giochini, dedicatevi a costruire qualche cosa in cemento e mattoni, che tanto poi condoniamo tutto.

Viareggio:
- Vietato appoggiare i piedi sulle panchine sulla passeggiata del lungomare a qualsiasi ora del giorno.

Voghera:
- Vietato sedersi sulle panchine dopo le 23. Non è dato sapere se il divieto è esteso anche a paracarri e muretti.

Positano e Capri:
- Vietato camminare con gli zoccoli. Anche qui, non si specifica se sono ammessi quelli in gomma, e se si, fino quale numerazione.

Su tutto il territorio nazionale:
Vietato sparare cazzate e imporre divieti palesemente ridicoli.

Avete capito che scherzavo, no? L'ultimo divieto è finto.
Gli altri invece, sono tutti veri.

venerdì 13 giugno 2008

Sicurezza

Parola magica, in nome della quale i nostri governanti fanno qualsiasi cosa.
Ma la sicurezza di chi? E nei confronti di cosa?
Sicurezza in città: è di oggi la notizia che 2.500 militari verranno stanziati nelle aree metropolitane per "garantire la sicurezza". A me questa cosa non va mica tanto bene. I militari non sono esperti di lotta alla criminalità. Sono (o dovrebbero essere) esperti nel fare la guerra. E la guerra in area metropolitana non la vedo di buon occhio: sicuramente qualcuno si farà male.
Sicurezza sul lavoro: in questi giorni gli operai dei cantieri sembrano particolarmente soggetti a cadere vittime di incidenti. Il presidente della repubblica si rammarica, a volte tuona... ma i lavoratori sicuramente continueranno a crepare.
Sicurezza sulle strade: l'anno scorso l'Italia ha stanziato circa 54 milioni di euro per incrementare la sicurezza stradale. Da quest'anno meno di 18... dopo il taglio dell'ICI, i soldi da qualche parte bisogna tirarli fuori. Quindi gli oltre 5.000 morti annui sulle strade italiane sicuramente aumenteranno. Morti, ma con 200 euro in tasca all'anno in più (mediamente).
Sicurezza delle comunicazioni: onde consentire ai malviventi di potersi scambiare consigli e opinioni, è in fase di approvazione un ddl che introduca pene severe per chi ne intercetta le comunicazioni (magistrati, forze dell'ordine). Sicuramente alcuni reati diventeranno molto ardui da perseguire, come ad esempio l'evasione fiscale, la truffa...
Ancora molte sicurezze saranno incrementate nei prossimi mesi: quella di beccarsi un tumore perché si vive vicino ad un inceneritore e/o ad una discarica più o meno abusiva, quella di veder buttati via valanghe di soldi nella costruzione di opere non solo inutili, ma anche dannose (ponte sullo stretto di Messina, ma magari anche qualche bella centrale nucleare...) ed infine, last but not least, la sicurezza di vedere sempre le stesse facce da imbonitori che cercano di convincerci che "sono necessari dei sacrifici" per uscire dalla situazione di crisi.
Sicuramente i sacrifici li faranno fare a qualcun altro.

domenica 18 maggio 2008

Consumismo

L'altro giorno ho accompagnato mio papà a cambiare il telefonino.
Lui è fatto così: se una cosa minaccia di creare problemi la cambia... ha fatto così anche con due mogli :-).
Andiamo al centro commerciale e vediamo cosa offre il mercato, considerando alcune "specifiche" da rispettare: costo ragionevole (sotto ai 300 euro), Dimensioni ridotte, bluetooth (per auricolare e scambio dati con PC) e macchina fotografica in grado di scattare una foto ad un container da 20 piedi senza farlo sembrare una torta sacher.
Entriamo nel meganegozio spacciatore di tecnologia, pensando che le nostre richieste sarebbero state esaudite in un battibaleno... errore.
Impossibile trovare un cellulare che soddisfi le specifiche.
Quelli con una fotocamera dignitosa in genere hanno anche il lettore mp3 e sono grandi quanto una buick del '56. Quelli più piccoli con la fotocamera non hanno il bluetooth. Quello che potrebbe andare bene, anche se ha troppe cose... costa 789 euro. Dopo mezz'ora di traccheggiamenti col commesso, mi viene l'idea geniale:"pà, ma cosa esattamente ha che non va il tuo vecchio cellulare?" scopro così che la carica della batteria dura poco e che il guscio è praticamente consunto dall'uso. Allora chiedo se è possibile cambiare la batteria e il guscio (è un cellulare di una nota marca finlandese) e qui comincia il bello: cerca che ti ricerca... non hanno la batteria. Ok, proviamo in un altro negozio, a pochi metri dal primo... mentre aspettiamo in coda, individuo la batteria incriminata. Arriva il nostro turno e la indico alla signorina, che la passa sulla cassa elettronica...
- "mi spiace, non la posso vendere."
- "?????"
- "Ce l'ho fisicamente, ma non è in inventario."
- "Allora facciamo così: la rubo e le dò i soldi in nero, così siamo a posto"
- "Eh no, devo verificare perchè non è presente in inventario"
quindi parte con una supercazzola incomprensibile sui codici di batterie possibili... morale: niente batteria.
Passiamo ad un terzo negozio, ma neanche lì riusciamo ad individuare la preziosa batteria.
A questo punto mi sorge spontanea una riflessione. Viviamo in un mondo in cui non solo siamo spinti a consumare il più possibile (e passi) ma dobbiamo consumare quello che ci viene imposto. Non è possibile che in tre negozi non ci sia una batteria di un cellulare che fino al mese scorso era esposto in vetrina!!! C'è l'evidente volontà di spingerti a cambiare il cellulare... ma con uno che vogliono loro, non con qualcosa che ti potrebbe effettivamente essere utile. Questo vale per molti altri prodotti; ma il più eclatante sono le automobili. C'è qualcuno che sentiva la mancanza dei comandi vocali sull'auto? O del cambio sequenziale sportivo? Vengono prodotte auto sofisticatissime, supertecnologiche, ma che sfruttano ancora il motore a scoppio, tecnologia che è un pochino passatella...
Oggi compri un'automobile che fa i 230 Km/h, ha l'aria condizionata, i comandi vocali, il navigatore satellitare, l'antibloccaggio ruote, l'antipattinamento... ma se devi fermarla, quando è lanciata in piena velocità, ha bisogno di 2 campi da calcio per fermarsi, e consuma il 70% circa del carburante per scaldare l'aria intorno al motore e agli organi di trasmissione.
Voglio una macchina che faccia 50 Km con un litro. Non mi interessa che abbia la vernice metallizzata e l'antiappannamento del cruscotto: deve fare una velocità massima di 140 Km/h, essere fatta di materiale che non si graffi a guardarlo e DURARE almeno 20 anni.
Voglio un cellulare senza macchina fotografica, lettore Mp3 e altre cretinate, ma che abbia il BT per poter usare un auricolare senza fili, che la batteria duri almeno una settimana e che sia piccolo. Ah, nota a margine: se ci siamo accordati sulla forma da dare alle flange che collegano le petroliere ai depositi costieri, potremmo accordarci sulla forma da dare ai connettori per i caricabatterie dei cellulari? Grazie.