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domenica 13 marzo 2011

Informazione a mano armata

Alcuni di voi già lo sanno, altri lo scopriranno a breve e magari si stupiranno... due anni fa ho preso il porto d'armi per uso sportivo. Mi è sempre piaciuto il tiro a segno, e dopo anni di tentennamenti mi sono deciso a fare quelle quattro carte necessarie all'ottenimento del documento. Quindi ogni tanto prenoto il poligono, e vado a sparacchiare ai bersagli, a volte con la pistola, a volte con una carabina. E' un'attività che richiede concentrazione, coordinazione dei movimenti e pazienza... quindi mi si addice abbastanza. Frequentando il poligono ho avuto modo di conoscere alcune persone meravigliose, sinceramente appassionate al tiro a segno che insegnano ai novizi come me le tecniche di tiro, ma soprattutto si prodigano per far sì che il novizio maneggi le armi sempre nel modo più sicuro possibile. Recentemente ho saputo che è possibile assicurarsi per eventuali danni a cose e persone causati nell'esercizio del tiro. Eh, ma costerà tantissimo, pensavo... con tutti i morti ammazzati di cui si sente parlare, gli omicidi per gelosia, i suicidi, gli incidenti di caccia... Un'arma da fuoco è una cosa pericolosa: può uccidere o ferire una persona con molta facilità, soprattutto se maneggiata impropriamente. Assicurare il titolare contro i danni causati a terzi... minimo minimo costerà tanto quanto l'RCA auto.
E invece no. Costa 73 euro all'anno. E siccome sono cuorioso, mi chiedo: come mai?

Magari l'assicurazione per l'arma da fuoco non copre bene come quella dell'auto...sbagliato. 1.500.000 euro per danni a terzi, e copre anche i danni subiti dal titolare (cosa che con l'RCA auto non sempre avviene).
Ah, ho capito. Ad assicurarmi sarà qualche ONLUS che fa regali a noi guerrafondai... no, la società assicuratrice è l'INA - Assitalia, non proprio famosa per essere un'associazione senza scopo di lucro.
Eppure qualcosa di strano ci deve essere... facciamo due conti. In Italia ci sono circa 2.500.000 persone autorizzate, a vario titolo, ad utilizzare un'arma da fuoco. La maggior parte sono quelli che, come me, si recano ad un poligono per sparare ai bersagli o a dei piattelli. Poi ci sono i cacciatori, infine forze dell'ordine e persone che hanno il porto per difesa personale.
Le statistiche dicono che ogni anno muoiono, per colpi da arma da fuoco, circa 100 persone.
Il rapporto armati/morti è di 1 a 25.000
Sempre in Italia, ci sono 25.000.000 di persone patentate, e circa 5000 morti per incidenti stradali all'anno.
Il rapporto patentati/morti è di 1 a 5000.
Cinque volte peggiore rispetto a quello dei morti per armi da fuoco.
Guardacaso, io per assicurare la mia Toyota Yaris per la RCA, pago esattamente cinque volte quello che pago per la mia polizza per gli infortuni legati all'uso delle armi. Posso dormire sonni tranquilli. l'INA - Assitalia ha fatto bene i suoi conti, non avrò i suoi azionisti sulla coscenza. Chi invece farebbe meglio a fare un po' meglio i propri conti siamo noi creduloni, che ci beviamo senza pensarci un po' su le informazioni passate dai media, che fanno passare attività pericolosissime per "normali" e attività molto meno pericolose come "terribilmente lesive della pubblica incolumità".

venerdì 29 agosto 2008

All'armi!

Anche oggi mi scappa una storiella.
Come i più attenti di voi sanno, lavoro in un'agenzia marittima. Cosa fa un'agenzia marittima? Avete presente un'agenzia immobiliare? Bene, non c'entra una mazza :-)
L'agente marittimo si occupa di tutti gli adempimenti burocratici che una nave deve espletare all'arrivo e alla partenza da un porto. Notifiche alla Capitaneria di Porto, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, ai terminal portuali... eccetera eccetera. Io lavoro principalmente con le navi petroliere... quei cosi lunghi circa 250 metri, larghi 40, ripieni di un quantitativo variabile tra le 60.000 e le 135.000 tonnellate di "oro nero".
Incutono un certo timore, persino da ferme. Pensate che si muovono a circa 25 Km/h. E per fermarsi, lanciate a quella velocità, hanno bisogno di circa 1 Km. Cosa può cambiare, secondo voi, se a bordo di uno di quei bestioni il comandante tiene una carabina ad aria compressa? Niente, direte. Che danno può fare una carabina ad aria compressa, che spara (forse) a 50 metri un piombino da 1 grammo? E' un danno infinitesimo, se paragonato a quello che può fare un coso che pesa 150.000 tonnellate pieno di petrolio che magari sbaglia manovra. Infatti le nostre autorità si preoccupano.
Della carabina, ovviamente.
Ieri ho passato mezza giornata al telefono con Prefettura e Polizia, per ottenere da loro l'autorizzazione a far entrare, nelle acque territoriali italiane, la pericolosissima carabina ad aria compressa del comandante. Il fatto che tale carabina sia a bordo di una potenziale bomba atomica non è assolutamente rilevante. Il fatto che le armi ad aria compressa siano in libera vendita in mezza Europa è considerato poco più che una seccatura. Bollo da 14,62, e istanza che, per dovere di cronaca, riporto:

Alla spett.le

PREFETTURA DI TRIESTE
Ufficio polizia Amministrativa


Trieste, 29/08/2008

Il sottoscritto ____________________, Agente marittimo raccomandatario dell’armatore ______________________, in nome e per conto del comandante della nave ____________________ di bandiera Norvegese, iscritta al numero ________ delle matricole di Haugesund, prevista arrivare a Trieste martedì 2 Settembre alle 00.30 proveniente da Statfjord Oil Field (Norvegia) per compiere operazioni commerciali;

DA’ AVVISO

ai sensi dell’art. 16 comma 3 della legge 9/07/1990 e art. 28 del T.U.L.P.S.

delle presenza delle seguenti armi e munizioni costituenti dotazione di bordo:

- No 1 fucile FEINWERKBAU ad aria compressa cal. 4,5 mm, numero di serie 316051;
- Nr. 5000 munizioni per il suddetto.

Si fa presente che il comandante si impegna a custodire sotto la propria responsabilità le citate armi e munizioni in modo da evitare l’accesso alle medesime da parte di altri presenti a bordo finché la nave permarrà nelle acque territoriali.

Si allega alla presente documentazione ricevuta dal comandante relativa alle armi sopraccitate.


Con osservanza

Firma



Ora vorrei fare alcune considerazioni.
Io ho "prodotto" questa istanza in una mezz'oretta di lavoro.

Stampata, firmata, bollata, mi sono recato in prefettura per presentarla. Colà un impiegato si è letto la pappardella, l'ha protocollata. Lunedì verrà contattata la questura (telefonata, fax...) e, dopo qualche tempo, il prefetto in persona firmerà l'agognata autorizzazione. Che dovrò andarmi a prendere, per poi mostrarla a GfF e Polizia a bordo.

QUANTO COSTA QUESTA SCIOCCHEZZA?

A me 14,62 euro e due ore di lavoro.
A voi, cari contribuenti... molto di più.
Brunetta, è inutile che mi fai lavorare questi disgraziati come matti.
Meglio che stiano a casa e retribuiti: almeno avrei risparmiato il bollo e 2 ore di tempo.