venerdì 29 agosto 2008

All'armi!

Anche oggi mi scappa una storiella.
Come i più attenti di voi sanno, lavoro in un'agenzia marittima. Cosa fa un'agenzia marittima? Avete presente un'agenzia immobiliare? Bene, non c'entra una mazza :-)
L'agente marittimo si occupa di tutti gli adempimenti burocratici che una nave deve espletare all'arrivo e alla partenza da un porto. Notifiche alla Capitaneria di Porto, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, ai terminal portuali... eccetera eccetera. Io lavoro principalmente con le navi petroliere... quei cosi lunghi circa 250 metri, larghi 40, ripieni di un quantitativo variabile tra le 60.000 e le 135.000 tonnellate di "oro nero".
Incutono un certo timore, persino da ferme. Pensate che si muovono a circa 25 Km/h. E per fermarsi, lanciate a quella velocità, hanno bisogno di circa 1 Km. Cosa può cambiare, secondo voi, se a bordo di uno di quei bestioni il comandante tiene una carabina ad aria compressa? Niente, direte. Che danno può fare una carabina ad aria compressa, che spara (forse) a 50 metri un piombino da 1 grammo? E' un danno infinitesimo, se paragonato a quello che può fare un coso che pesa 150.000 tonnellate pieno di petrolio che magari sbaglia manovra. Infatti le nostre autorità si preoccupano.
Della carabina, ovviamente.
Ieri ho passato mezza giornata al telefono con Prefettura e Polizia, per ottenere da loro l'autorizzazione a far entrare, nelle acque territoriali italiane, la pericolosissima carabina ad aria compressa del comandante. Il fatto che tale carabina sia a bordo di una potenziale bomba atomica non è assolutamente rilevante. Il fatto che le armi ad aria compressa siano in libera vendita in mezza Europa è considerato poco più che una seccatura. Bollo da 14,62, e istanza che, per dovere di cronaca, riporto:

Alla spett.le

PREFETTURA DI TRIESTE
Ufficio polizia Amministrativa


Trieste, 29/08/2008

Il sottoscritto ____________________, Agente marittimo raccomandatario dell’armatore ______________________, in nome e per conto del comandante della nave ____________________ di bandiera Norvegese, iscritta al numero ________ delle matricole di Haugesund, prevista arrivare a Trieste martedì 2 Settembre alle 00.30 proveniente da Statfjord Oil Field (Norvegia) per compiere operazioni commerciali;

DA’ AVVISO

ai sensi dell’art. 16 comma 3 della legge 9/07/1990 e art. 28 del T.U.L.P.S.

delle presenza delle seguenti armi e munizioni costituenti dotazione di bordo:

- No 1 fucile FEINWERKBAU ad aria compressa cal. 4,5 mm, numero di serie 316051;
- Nr. 5000 munizioni per il suddetto.

Si fa presente che il comandante si impegna a custodire sotto la propria responsabilità le citate armi e munizioni in modo da evitare l’accesso alle medesime da parte di altri presenti a bordo finché la nave permarrà nelle acque territoriali.

Si allega alla presente documentazione ricevuta dal comandante relativa alle armi sopraccitate.


Con osservanza

Firma



Ora vorrei fare alcune considerazioni.
Io ho "prodotto" questa istanza in una mezz'oretta di lavoro.

Stampata, firmata, bollata, mi sono recato in prefettura per presentarla. Colà un impiegato si è letto la pappardella, l'ha protocollata. Lunedì verrà contattata la questura (telefonata, fax...) e, dopo qualche tempo, il prefetto in persona firmerà l'agognata autorizzazione. Che dovrò andarmi a prendere, per poi mostrarla a GfF e Polizia a bordo.

QUANTO COSTA QUESTA SCIOCCHEZZA?

A me 14,62 euro e due ore di lavoro.
A voi, cari contribuenti... molto di più.
Brunetta, è inutile che mi fai lavorare questi disgraziati come matti.
Meglio che stiano a casa e retribuiti: almeno avrei risparmiato il bollo e 2 ore di tempo.

martedì 19 agosto 2008

Vietato pensare

Scopro oggi che, a Trieste, se lasci l'auto parcheggiata con il finestrino aperto rischi una multa.
Mi direte: dalle altre parti non ti fanno la multa, te la fottono direttamente... ma questa cosa mi ha lasciato perplesso. Paese che vai, usanza che trovi, e recentemente i sindaci di diverse città si son dati da fare a inventarsi una serie di divieti improbabili e improponibili.
Come contromossa, ho deciso quindi di stilare un freddo elenco dei divieti più insoliti, anche per aiutarvi ad evitare spiacevoli sanzioni. Ma soprattutto per meditare sulla follia del sindaco medio.

Trieste:
- Vietato lasciare l'auto in sosta con finestini aperti (per fortuna non ho l'auto)
- Vietato introdurre bici nei giardini pubblici di Via Giulia (per fortuna non ho la bici)
- Vietato l'accesso ai cani agli stessi giardini pubbblici (per fortuna non ho cani)
- Vietato bere, acquistare e vendere birra e altri alcolici nei dintorni dello stadio in occasione delle partite di calcio.

Genova:
- Vietato circolare per strada con bottiglie di birra e/o alcolici in certe zone alla sera. Mi devo ricordare di procurarmi una mappa e contrassegnare i vicoli si e quelli no.
- Vietato l'accesso alla sopraelevata, per i soli motocicli, dalle 22 alle 6.

Novara:
- Vietato incontrare più di un amico al parco la sera. Con le zanzare che girano da quelle parti, non mi preoccuperei troppo.

Verona:
- Vietata la sosta per contrattare con le meretrici. Tirare sul prezzo può costare caro...
- Vietato fumare nei parchi giochi pubblici.

Trento:
- Vietato fotografare in piscina.

Eraclea:
- Vietato fare i castelli di sabbia sulla spiaggia. Invece di perder tempo con stupidi giochini, dedicatevi a costruire qualche cosa in cemento e mattoni, che tanto poi condoniamo tutto.

Viareggio:
- Vietato appoggiare i piedi sulle panchine sulla passeggiata del lungomare a qualsiasi ora del giorno.

Voghera:
- Vietato sedersi sulle panchine dopo le 23. Non è dato sapere se il divieto è esteso anche a paracarri e muretti.

Positano e Capri:
- Vietato camminare con gli zoccoli. Anche qui, non si specifica se sono ammessi quelli in gomma, e se si, fino quale numerazione.

Su tutto il territorio nazionale:
Vietato sparare cazzate e imporre divieti palesemente ridicoli.

Avete capito che scherzavo, no? L'ultimo divieto è finto.
Gli altri invece, sono tutti veri.