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domenica 24 ottobre 2010

Senso dell'umorismo, addio.

I più attenti tra i miei lettori si ricorderanno che ogni tanto mi diverto a fare il simpatico .
Ieri è successo di nuovo.
Ho la tosse da qualche giorno, quella fastidiosa, che ti sveglia alle 3 del mattino e poi col cazzo che ti riaddormenti. Quindi mi decido ad entrare in una farmacia.
Mi accoglie una farmacista sulla trentina, apparentemente sveglia e dal viso simpatico.

misterpinna:"Buongiorno, vorrei uno sciroppo per la tosse."
farmacista:"Con catarro o senza?"
misterpinna:"Senza, grazie, quello lo aggiungo io se serve."

Ok, non sarà una roba da Neil Simon, però un sorrisetto lo merita. E invece... sguardo perplesso, quasi truce.
Vabbé, tosse secca. Senza catarro. Si, il Sinecod va bene. No, non voglio detrarre i 6,25 euro dalle tasse, perché conto di non raggiungere il limite minimo di spese farmaceutiche necessarie: rigraziando la madonna, godo di una discreta salute.
Forse è per questo che voi farmacisti non ridete alle mie battute: mi odiate perché se dipendesse da me fareste la fame.

domenica 30 maggio 2010

Piccole manie


Penso che capiti a tutti, prima o poi... scoprire di essere vittima di piccole manie.
Per piccole manie intendo cose tipo lo spremere il tubetto del dentifricio sempre nello stesso modo, andando in bestia se lo si trova mal spremuto da qualcun altro. Oppure posizionare le icone sul desktop del proprio computer sempre nello stesso ordine, seguendo una logica particolare ma occulta. Io ne ho alcune, di queste manie: ad esempio per deformazione professionale cerco di ottimizzare la logistica in tutto ciò che faccio: fare un viaggio a vuoto tra il frigorifero e la tavola da apparecchiare mi dà fastidio, non parliamo poi se si tratta di trasportare carichi pesanti come bottiglie d'acqua! Sono poi un po' fanatico sull'ordine all'interno delle directory del mio PC: le foto sono attentamente catalogate, i documenti anche. Per contrappasso, i miei armadi e i miei cassetti sono in un costante disordine, tanto che misspinna (vittima della piccola mania degli armadi ordinati) mi insulta pesantemente prima di riordinare per l'ennesima volta la mia quota di spazio negli armadi :-)
So che questo tipo di pazzie sono generalmente innocue, quindi quando ne riconosco una in un amico o conoscente mi diverto a scherzarci su... ma alcune volte mi sono dovuto trattenere. Non tanto perché la persona interessata non avesse senso dell'umorismo, quanto perché quella particolare mania assumeva una rilevanza preoccupante.
Come definireste voi una persona che ammassa tutte le icone del desktop nell'angolo in basso a destra dello schermo, per poi copirle con la barra di avvio di microsoft office? Il bello che all'epoca spiegai a questa persona che era inutile usare la barra come un tappeto per ammuccchiare l'immaginaria polvere sotto di esso: esiste un'opzione "nascondi le icone del desktop". Niente da fare: ogni intervento sul suo PC si traduceva in mezz'ora di ricerca nell'ammasso delle icone. Non oso pensare le condizioni igieniche sotto i tappeti di casa sua.
Ho avuto anche a che fare con uno che prima di fare qualsiasi cosa, doveva maniacalmente sistemare tutte le cose sulla scrivania secondo un ordine preciso. Telefono, monitor, penna, blocco notes, tastiera. Nulla doveva essere fuori posto. Neanche di pochi millimetri, pena l'interruzione di qualsiasi lavoro/conversazione per rimettere le cose al loro posto. Siccome all'epoca ero molto più giovane e bastardo, mi divertivo a spostargli le cose solo per il gusto di vederlo irritarsi e rimetterle a posto...
Credo che si chiami "riappropiazione": sono quei gesti che ognuno di noi fa quando rientra nel proprio "territorio" momentaneamente invaso da qualcun altro. Ma un conto è spostare una penna o rimettere a posto il mouse, altra cosa è passare dieci minuti a riorganizzare la scrivania senza poter pensare ad altro :-D
Siccome sono un po' bastardo dentro, quando mi accorgo che qualcuno ha una di queste piccole manie mi diverto a giocarci su. Altre volte mi diverto a mettere alla prove le convenzioni sociali, tanto per "vedere l'effetto che fa".
Ad esempio, in ascensore... avrete fatto caso che se si è in due, ci si dispone automaticamente agli angoli opposti della cabina. Beh, io a volte cambio angolo. Niente di male... ma a volte il compagno di viaggio dà segni di squilibrio. Una volta mi son fatto una decina di piani inseguendo un tizio che ad ogni mio spostamento, raggiungeva l'angolo opposto. Al terzo movimento, ha cominciato a capire cosa stava succedendo, e si è fatto una risata :-).
Ma ho una particolare predilezione per coloro i quali non mi salutano... con loro rasento il sadismo.
Ho un vicino di casa che, piuttosto di salutare le persone che incontra, penso si farebbe togliere un dente. Non che pensi che si debba intavolare una discussione sul pianerottolo: un semplice buongiorno, buonasera, salve... vale tutto. Almeno un cenno del capo in risposta. Ma questo vicino mi resisteva... e allora sono passatto all'attacco :-)
Mattina piovosa?
"Buongiorno, ha visto che tempaccio? Sembra proprio che dovremo metterci il cuore in pace..."
Mattina soleggiata?
"Buongiorno! Ma ha visto che giornata? Altro che andare a lavorare, sarebbe meglio andare alla spiaggia..."
Sera tardi?
Buonasera! Non trova che la luce delle scale sia un po' fioca?
Le prime volte faceva finta di non sentirmi, e tirava dritto ignorandomi. Poi è passato alla fase "cerchiamo di evitare il rompicoglioni".
Mai lo avesse fatto: l'ho beccato una mattina che, nel tentativo di evitarmi, scendeva le scale al rallentatore, mentre io stavo per uscire dal portone. Ho aperto il portone, e tenendolo aperto: ho sparato uno stenotoreo: "Buongiorno, prego, dopo di lei!". Mi avrebbe voluto incenerire, ma dopo essere scattato verso il marciapiede con una velocità degna di Bolt, non è riuscito a sopprimere un "grazie", al quale, impietosamente, ho ribattuto con un "Ma si figuri! Per così poco!"
Adesso quando proprio non riesce ad evitare di incrociarmi, mi risponde "salve".
Cari picchiatelli siete avvisati: c'è in giro uno più picchiatello di voi che si diverte a mettervi in difficoltà...

lunedì 5 gennaio 2009

Ridere, disobbedire, riflettere

Il mio amico Dottordivago nei giorni scorsi si è lamentato perchè la gente ha perso il senso dell'umorismo. E siccome so che il buon doc ha un senso dell'umorismo genuino e assolutamente comprensibile, penso che il grosso del problema stia nell'ignoranza diffusa che ormai permea la società. Ma non voglio ammorbare il lettore con un trattato su "umorismo e sociologia spicciola": voglio semplicemente, come al solito, strappare un sorriso facendo qualche riflessione.
Chi si è preso il nostro senso dell'umorismo? Io ricordo distintamente che anni fa si rideva e scherzava più spesso, anche tra sconosciuti. Spesso una battuta, sapientemente piazzata da chi ha il "tempo comico" giusto, aiutava a sdrammatizzare un evento spiacevole, e creava rapporti, amicizie.
Qualche anno fa ordinai, presso un negozio di autoricambi, un pezzo per il mio scooter. Una cosa da nulla: un pezzetto di plastica che, a detta del commesso:"costerà 3 euro". Bene, dopo qualche giorno mi presentai in negozio. Al momento di pagare, il commesso disse:"un attimo, controllo il prezzo sul computer". Io estrassi una banconota da 5 euro... ma mi accorsi che lui cambiava espressione. Con occhio stupito e preoccupato mi disse:"accidenti, costa 12 euro".
Vista la sua faccia, e vista la banconota che avevo in mano... il bastardo che è in me prese il sopravvento. Tirai fuori dal portafoglio un biglietto da 10, porsi le banconote al commesso dicendo sommesamente:"pazienza, vorrà dire che questa sera i bambini non avranno il dolce". Lui cercò invano di distogliermi dall'acquisto: io fui irremovibile. Dopo qualche minuto gli spiegai che stavo scherzando: non solo non avevo figli... ma grazie al cielo 9 euro di differenza non mi cotringevano a rinunciare al dolce. Ci facemmo una sonora risata, e per farmi perdonare gli pagai un caffè. Ancora adesso quando vado in quel negozio scherziamo su quell'episodio... ma oggi non lo rifarei più. Non perchè sia meno bastardo di allora (anzi...) ma perchè è molto difficile trovare una persona disposta ad accettare lo scherzo, o come direbbe un mio amico che ha studiato... la cèlia.
E questo mi riporta alla domanda sopra: chi ci ha rubato il senso dell'umorismo? Io credo che siano state le condizioni in cui viviamo, e le pressioni dei media. Ogni giorno l'ambiente esterno ci spaventa con qualche nuova minchiata: il terrorismo islamico, la SARS, la disoccupazione, la criminalità, i Rom... scopo del gioco è spaventarci per poterci controllare meglio. Un uomo che non ha paura, ma che anzi sorride e affronta gli imprevisti con un pizzico di umorismo è pericoloso, perchè non è controllabile. Un uomo che invece è preda delle paure sarà sempre fedele al padrone... chiunque esso sia: il governo, il datore di lavoro, il capo... eccetera.
Qualcuno potrebbe dire che quelle citate sopra non sono minchiate.
Bene... andiamo con ordine:
- terrorismo: quante persone conoscete che sono morte di terrorismo islamico? Tiro a indovinare: 0
- SARS: come sopra... dovevamo morire tutti di influenza dei polli, e siamo ancora qui.
- disoccupazione: mi vanto di non conoscere NESSUNO che sia disoccupato da oltre un mese. Se hai voglia di lavorare, pare che si riesca sempre a trovare qualcuno disposto a sfruttarti...
- criminalità e immigrazione: oramai vanno a braccetto, secondo i media. Sei criminale? Sei immigrato. Sei immigrato? Sei criminale. Anche qui, conosco ben poche vittime della criminalità comune...

Invece conosco PERSONALMENTE vittime di incidenti stradali, di incidenti sul lavoro, di malversazioni economiche che li hanno portati sul lastrico... ma quello è meglio non sottolinearlo troppo, a parte qualche proclama ogni tanto: c'è il rischio che la gente si accorga davvero dove sta il pericolo.
Quindi noi siamo sempre più impauriti, e sempre meno propensi a ridere e scherzare. Lo so che "risus abundat in ore stultorum" (e adesso vi tocca andare a cercare il dizionario latino... ahahah) ma a me piace moltissimo una battuta attribuita al buon Bakunin: "Sarà una risata che vi seppellirà!". :-D