martedì 23 dicembre 2008

Sono una merda

Ieri ho fatto il consueto trasferimento Trieste - Genova.
Questa volta in treno (dopo le disavventure con Alitalia, meglio non rischiare...) partenza alle ore 6.35 da Trieste... quindi svegli aalle 5.30. In uno stato prossimo al coma salgo sul treno Trieste-Milano, che essendo diretto in Svizzera, è uno di quei treni che io definisco "con le ruote rotonde".
Silenzioso, comodo, puntuale, pulito.
Verso le 7.30 accendo il portatile e lavoro fino alle 10.30, alle 11 cambio a Milano, alle 13 sono a Genova. Tutto regolare, sono solo un po' rincoglionito dal sonno. Salgo sull'autobus per andare a casa, e sono stanco e incazzato col mondo. La vicinanza di tante persone (mediamente maleducate) il viaggio lungo... insomma, mi sento in diritto di essere incazzato e voglio andarmene a casa a farmi una doccia e riposarmi un po'.
Sull'autobus mi siedo a fianco ad una signora anziana, diciamo sui 65 anni, che a un tratto risponde al cellulare e si scusa perchè sta arrivando in ritardo... poco dopo, non so come, iniziamo a parlare e vengo a sapere che:

- quella mattina, come sempre, si è svegliata alle 5, per prendere il treno alle 6 e andare a lavorare.
- E' uscita un po' prima prendendo un permesso, è andata a comprare un po' di frutta secca per Natale, quindi si è messa sull'autobus per tornare a casa
- A casa ha un marito infermo, assistito da una badante con la quale era al telefono poco prima
- Nel pomeriggio rientrerà a lavorare, per tornare a casa intorno alle 20.

Il tutto detto con una naturalezza e con un sorriso sulle labbra che mi han fatto capire quanto stronzo fossi a sentirmi stanco e incazzato per aver viaggiato 6 ore in treno, lavorandone 3 e comunque con le chiappe su una comoda poltrona di prima classe.

Buon Natale...

1 commento:

Storvandre ha detto...

sei sempre il solito sentimentale...
e come sempre ci sentiamo noi delle merde per non avere questa sensibilità umana che ti rende la migliore persona che io conosca.