martedì 3 agosto 2010

Wikileaks e la libertà di espressione

In questi giorni sto seguendo "con un occhio" la vicenda wikileaks.

Per chi non lo sapesse, wikileaks è un sito internet che dà spazio all'invio di materiale classificato e riservato, in genere documenti di carattere governativo o aziendale, da parte di fonti coperte dall'anonimato. Quindi sul sito www.wikileaks.org chiunque abbia accesso a internet può trovare informazioni riservate, segrete o presunte tali.
Il sito ha contibuito allo sputtanamento di diverse dittature mondiali, dalla Cina al Kenya, pubblicando documenti (forniti da dissidenti locali, in massima parte) che sbugiardano i governi in carica e le relative posizioni ufficiali.
Già per questo mi vien voglia di donargli qualche euro... ma lo staff di wikileaks ha deciso di entrare nel gruppo dei miei eroi personali, andando a sputtanare anche il governo americano in diverse occasioni, con rivelazioni "shock" sulla guerra in Afghanistan e Iraq. Le fantasmagoriche rivelazioni sono tutte cose che una persona dotata di cervello già immaginava... ma un conto è supporre che dietro a certe azioni ci siano interessi occulti, altro conto è averne le prove e pubblicarle sul web. A seguito degli sputtanamenti multipli, i paladini della libertà d'oltreoceano hanno pensato bene di intimidire uno dei membri dello staff di wikileaks, Jacob Appelbaum . Dopo l'eco che tale azione ha suscitato sui media di mezzo mondo, ecco arrivare la seconda bordata: secondo un autorevole scribacchino del Washinghton Post, Wikileaks va chiuso "con le buone o con le cattive"

Avrete certamente capito che sono contrario a QUALSIASI forma di censura diretta ad organi di informazione. E tra i sostenitori della mia tesi mi sorprende non poco trovare, tra gli altri, un famoso comunista e anarco-insurrezionalista, che a cavallo tra il 1700 e il 1800 ebbe a dire:

“coloro che pensano di limitare la libertà in nome della sicurezza non otterranno e non meritano né l’una, né l’altra”

Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti d'America.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

al famoso T.J. non erano mai cascate in testa le torri gemelle: sconfitti gli inglesi, il massimo del terrore, allora, era quanche pellerossa destinato alla cenere.. ebbe anche la fortuna di non vedere la spaventosa guerra civile che la sua gente patì.
A prescindere dal fatto che il crollo delle Twin Towers sia omeopatia rispetto alla "medicina invasiva" praticata dagli USA in diverse occasioni (basterebbero le atomiche e le disonorevoli modalità con le quali furono sganciate), non si capisce perchè, quando si tratta di loro, il giudizio non possa mai essere sereno e distaccato; non capisco perchè quelli di Wikileaks debbano diventare eroi se sputtanano gli USA e non la Cina. Ci rinuncio.
Marco

misterpinna ha detto...

@Marco: non so dirti perché la maggior parte delle persone che parla degli USA non riesce a darne un'opinione serena e distaccata, ma so dirti perché io mi incazzo particolarmente quando gli USA fanno qualche porcata: è l'ipocrisia che mi manda in bestia. Da un governo dittatoriale, centrafricano, cinese o afghano che dir si voglia... mi aspetto che faccia delle porcate. Ma quando una democrazia che dice di voler esportare la libertà, battersi contro il terrorismo eccetera eccetera viene pescata con "la mani nella marmellata" mi girano vorticosamente le palle.
Forse perché sono ingenuo, e spero sempre che "i buoni" dicano la verità e i "cattivi" mentano sempre. Inoltre son tutti bravi a dare addosso a Cina, Talebani, Corea del nord... da questa parte della barricata. Il primo che prova a dire qualcosa contro le porcate perpetrate dall'occidente, se la vede brutta. Sempre poca cosa rispetto ai dissidenti cinesi, sia chiaro... però è per questo che lo staff di wikileaks mi è così simpatico: ha avuto il coraggio di mettere in piazza i panni sporchi di tutti, anche quelli della "parte" a noi più vicina.

Anonimo ha detto...

Sei un kilo-mega-giga-tera-peta-exacomunista!
Cribbio!
Dottordivago

maurizio ha detto...

caro mister sono arrivato alla conclusione che la democrazia non esiste. la nostra è una parvenza di democraticità, in realta siamo in mano ad un burattinaio che si chiama potere.
comunque leggerti è sempre un piacere, peccato che sei stitico nella scrittura, un giro ogni 20 giorni...... pochino!!!
se poi il dottordivago ti scrive che sei un .......comunista vuol dire che hai ragione tu!
maurizio

misterpinna ha detto...

@doc: troppo buono :-D

@maurizio: grazie per i complimenti... ma scrivo quando ho tempo libero, il che si verifica abbastanza raramente :-(

vortice ha detto...

grazie di esistere. W la Libertà.