giovedì 5 marzo 2009

Circonvenzione d'incapace


Alcuni commenti al blog di TuttoQua mi hanno fatto venire in mente una cosa.
Le Signore Marchi (Wanna e Stefania) sono state condannate per truffa e circonvezione d'incapace.
Ma cosa è la circonvenzione di incapace?
Wikipedia riporta:

La circonvenzione di incapace è un delitto previsto e punito dall'art. 643 del codice penale. Consiste nell'abusare dei bisogni, passioni o dell'inesperienza di persona minore o in stato d'infermità o deficienza psichica, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto. Completa la fattispecie la circostanza per cui la condotta dell'incapace deve consistere in un atto dannoso per sé o per altri.

Quindi, se loro sono colpevoli, coloro che hanno dato dei soldi a queste due signore sono incapaci. Ovvero, dovrebbero essere dichiarati tali, e vedersi ritirare la patente, la tessera elettorale, ed essere assistite da un tutore. Del resto, se uno crede ancora nel malocchio, o che una crema possa far perdere 20 Kg, direi che ha proprio bisogno di un tutore. Di quelli bravi, eh...
Con questo non voglio dire che sia sbagliato condannare due truffatrici: troverei giusto però punire anche chi le ha aiutate a far quattrini a palate.

6 commenti:

Storvandre ha detto...

uno dei danni più insidiosi dell'odioso buonismo è che si dimentica che tutelare un debole significa in primis considerarlo tale.

tanto per capirci, se uno mi dice: sono senza gambe, mi aiuta a salire le scale? mi sento in dovere assoluto e inderogabile di farlo. ma se uno mi dice: mi aiuta, sono diversamente abile, temo che la mia risposta sia: allora salga diversamente le scale.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, ma cercherei di circoscrivere il problema. Nel senso che e' pur vero che, dal nostro punto di vista, se uno crede di dimagrire con una crema oppure crede all'esistenza del malocchio, c'e' da dubitarie seriamente delle sue facolta' mentali.

Ma esistono altre categorie a rischio, sulle quali questi imbroglioni sicuramente puntano. Una fra tutte: gli ignoranti.

L'ignoranza, come diceva mio nonno, e' una carogna. M'immagino persone anziane con la 5a elementare e una visione del mondo troppo ingenua. M'immagino anche le famiglie povere, i disperati, i malati terminali, che magari sono disposte a pagare per qualche pozione "miracolosa", piuttosto che pensare di dover morire per forza e che non ci sia speranza.

Insomma, ce n'e'...

Anonimo ha detto...

Ehi, dove hai preso le mie lastre?
Dottordivago

Enrico Bo ha detto...

Sono d'accordo quasi su tutto e quando uno paga per avere i numeri al lotto o compra la Nikon a 100 euro tenendo schiacciato l'occhio, ci ho gusto se poi nel pacco trova il mattone. Mi intristisco però quando uno ha un figlio col cancro e la ragione gli direbbe che non c'è niente da fare e qualcuno lo adocchia per spolparlo. Lì divento un po' cattivista. E la cara Wanna, più che in galera , che tanto tra indulto ecc. più che qualche mese non si fa, mi piacerebbe vederla nuda alla meta, senza una lira, invece credo che si godrà il grano messo oculatamente da parte , a meno che non trovi qualcuno pèiù furbo che la faccia fessa a sua volta.
Enrico

Anonimo ha detto...
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