lunedì 7 aprile 2008

Istria, terra di confine

L'Istria è un luogo particolare.




Simile all'umbria ma meno lussurreggiante, dotata di coste splendide, e borghi che non hanno nulla da invidiare a quelli a me ben noti della riviera ligure.

Solo negli ultimi 200 anni, ha cambiato 6 "padroni":

- Francesi (1805-1813)
- Austriaci (1814 - 1918)
- Italiani (1919 - 1945)
- Angloamericani/Jugoslavi (1945 - 1954)
- Jugoslavi (1954 - 1991)
- Sloveni e Croati (1991 - 2008)

Gli Istriani ostentano una certa indifferenza nei confronti delle vicissitudini politiche della loro terra: parlano un misto di Italiano, Serbocroato, Tedesco; continuano a vivere in uno dei luoghi più semplici e belli che io abbia visto, e perpetuano le loro tradizioni... che culinariamente parlando, hanno il loro bel perchè ;-)

una delle caratteristiche più affascinanti di questi luoghi è il repentino cambio di paesaggi: si va

dalle colline boscose... ...agli altopiani brulli... ...ai borghi marinareschi









tutto nel raggio di pochissimi chilometri.

Un po' di me

Dopo il doveroso incipit, penso di dover scrivere qualcosa tanto per far sapere al lettore (a proposito: d'ora in poi, caro lettore, ti do del tu) qualcosa in più dell'ennesimo tizio che apre un blog.

Quindi, caro lettore, eccoti servita una mia breve biografia:

Chi sono? Da dove vengo? Dove vado?

Sono uno. Se sono con altre persone, e qualcuno dice: "erano tre o quattro" di solito "o quattro" sono io. Nato nel 1975, a Genova, ho avuto un'infanzia abbastanza normale... a parte qualche problemino familiare (genitori divorziati). Cresciuto sotto l'ala protettrice dei nonni paterni, mi sono distinto subito per saper sfruttare la mia capacità cerebrale leggermente superiore alla media: studiavo poco per ottenere risultati "dignitosi"... a volte studiavo nulla per ottenere risultati sufficienti. Nel frattempo mi dedico anche alla musica (suono chitarra e basso), e con i Rudymentali giro un po' il nord Italia facendo serate nei locali. Arrivato all'università, e complici le prime storie sentimentali "serie" il gioco non regge più: il mio rendimento crolla, e con esso parte della mia autostima. Mi butto nel magico mondo del lavoro prima come impiegato in autonoleggio, poi come autista di mezzi di soccorso per la Croce Rossa, poi partecipo ad una tournée di F. de Gregori come tecnico del suono... e infine arrivo al mio grande amore: l'informatica. E' sempre stato il mio hobby, ma nel 2000 comincio a lavorare presso una software house di Genova, dove imparo l'arte del sistemista. E' un lavoro strano, dà grandi soddisfazioni ma può risultare molto noioso e ripetitivo: credo di essere un sistemista molto bravo... ma nel 2005 arriva lo scossone: la proposta, da parte di mio papà, di trasferirisi a Trieste per imparare un altro mestiere: l'agente marittimo.

La proposta è ghiotta: in questi anni il mio genitore si è sbattuto come la maionese su è giù per il nord italia (Genova, Milano, Trieste, Milano, Genova, Trieste in soli 7 anni...) ma finalmente è riuscito ad avere una agenzia marittima tutta sua, e mi vedrebbe bene al timone mentre lui se ne sta un po' in cuccetta.

Tentenno. A Genova ho affetti, amici, fidanzata, casa, un lavoro che mi piace. A Trieste ho solo mio papà, e avrei un lavoro che non so se mi piace... ma che mi dà l'occasione della vita. Da bravo pazzo quale sono, mi trasferisco a Trieste, dove inizio a imparare il mestiere partendo dal basso: facendo il "water clerk" una sorta di "fattorino di concetto" che deve parlare bene inglese.

In questo periodo vengono a galla diverse tensioni familiari, che mi portano sul classico "orlo di una crisi di nervi": devo infatti rivedere e rielaborare alcune questioni che per pigrizia e opportunismo avevo considerato "chiuse" ma che tornano prepotentemente a galla.

Credo, dopo 3 anni, di aver sistemato un po' le cose. Si poteva far meglio, certo... ma il grosso è fatto. Merito di chi? Di tutti i miei cari, che hanno saputo aiutarmi e volermi bene anche quando era difficile, e di quello che ho in mezzo alle orecchie, che proprio da buttare non è.

Dimenticavo: nel frattempo (da fine 2004) mi sono scoperto motociclista. O motocazzeggiatore? Insomma, mi piace andare in moto. Tanto. Mi rilassa, mi riconcilia con me stesso e con il mondo. Tanto che faccio circa 20.000 Km all'anno con la mia Suzuki V-strom 650, usandola ogni giorno per andare a lavorare, e appena posso per fare qualche giretto. Sono anche diventato admin della community italiana della v.strom, v-strommers.it

Sono legato sentimentalmente da oltre 10 anni con "misspinna" ;-) e stiamo mettendo su casa... a Genova, naturalmente. Facciamo i pendolari dell'amore, e chissà che non sia quello uno dei motivi per cui, dopo quasi 10 anni, pensando a noi... mi viene in mente un verso di Guccini:

Non fu facile volersi bene, restare assieme
o pensare d'avere un domani e stare lontani;
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?" In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via da un'emozione non piena, non colta:
rivedersi era come rinascere ancora una volta.

Il verso successivo... spero non diventi mai realtà.

domenica 6 aprile 2008

Incipit

Un tempo avevo un blog.
Poi, come la maggior parte delle cose della vita (almeno della mia) ho perso interesse per lui... e lentamente l'ho lasciato cadere nell'oblio.
Periodicamente mi ripropongo di "riaccenderlo" ma questa volta ho deciso di cominciare con uno nuovo. Vediamo se dura...