domenica 30 maggio 2010

Piccole manie


Penso che capiti a tutti, prima o poi... scoprire di essere vittima di piccole manie.
Per piccole manie intendo cose tipo lo spremere il tubetto del dentifricio sempre nello stesso modo, andando in bestia se lo si trova mal spremuto da qualcun altro. Oppure posizionare le icone sul desktop del proprio computer sempre nello stesso ordine, seguendo una logica particolare ma occulta. Io ne ho alcune, di queste manie: ad esempio per deformazione professionale cerco di ottimizzare la logistica in tutto ciò che faccio: fare un viaggio a vuoto tra il frigorifero e la tavola da apparecchiare mi dà fastidio, non parliamo poi se si tratta di trasportare carichi pesanti come bottiglie d'acqua! Sono poi un po' fanatico sull'ordine all'interno delle directory del mio PC: le foto sono attentamente catalogate, i documenti anche. Per contrappasso, i miei armadi e i miei cassetti sono in un costante disordine, tanto che misspinna (vittima della piccola mania degli armadi ordinati) mi insulta pesantemente prima di riordinare per l'ennesima volta la mia quota di spazio negli armadi :-)
So che questo tipo di pazzie sono generalmente innocue, quindi quando ne riconosco una in un amico o conoscente mi diverto a scherzarci su... ma alcune volte mi sono dovuto trattenere. Non tanto perché la persona interessata non avesse senso dell'umorismo, quanto perché quella particolare mania assumeva una rilevanza preoccupante.
Come definireste voi una persona che ammassa tutte le icone del desktop nell'angolo in basso a destra dello schermo, per poi copirle con la barra di avvio di microsoft office? Il bello che all'epoca spiegai a questa persona che era inutile usare la barra come un tappeto per ammuccchiare l'immaginaria polvere sotto di esso: esiste un'opzione "nascondi le icone del desktop". Niente da fare: ogni intervento sul suo PC si traduceva in mezz'ora di ricerca nell'ammasso delle icone. Non oso pensare le condizioni igieniche sotto i tappeti di casa sua.
Ho avuto anche a che fare con uno che prima di fare qualsiasi cosa, doveva maniacalmente sistemare tutte le cose sulla scrivania secondo un ordine preciso. Telefono, monitor, penna, blocco notes, tastiera. Nulla doveva essere fuori posto. Neanche di pochi millimetri, pena l'interruzione di qualsiasi lavoro/conversazione per rimettere le cose al loro posto. Siccome all'epoca ero molto più giovane e bastardo, mi divertivo a spostargli le cose solo per il gusto di vederlo irritarsi e rimetterle a posto...
Credo che si chiami "riappropiazione": sono quei gesti che ognuno di noi fa quando rientra nel proprio "territorio" momentaneamente invaso da qualcun altro. Ma un conto è spostare una penna o rimettere a posto il mouse, altra cosa è passare dieci minuti a riorganizzare la scrivania senza poter pensare ad altro :-D
Siccome sono un po' bastardo dentro, quando mi accorgo che qualcuno ha una di queste piccole manie mi diverto a giocarci su. Altre volte mi diverto a mettere alla prove le convenzioni sociali, tanto per "vedere l'effetto che fa".
Ad esempio, in ascensore... avrete fatto caso che se si è in due, ci si dispone automaticamente agli angoli opposti della cabina. Beh, io a volte cambio angolo. Niente di male... ma a volte il compagno di viaggio dà segni di squilibrio. Una volta mi son fatto una decina di piani inseguendo un tizio che ad ogni mio spostamento, raggiungeva l'angolo opposto. Al terzo movimento, ha cominciato a capire cosa stava succedendo, e si è fatto una risata :-).
Ma ho una particolare predilezione per coloro i quali non mi salutano... con loro rasento il sadismo.
Ho un vicino di casa che, piuttosto di salutare le persone che incontra, penso si farebbe togliere un dente. Non che pensi che si debba intavolare una discussione sul pianerottolo: un semplice buongiorno, buonasera, salve... vale tutto. Almeno un cenno del capo in risposta. Ma questo vicino mi resisteva... e allora sono passatto all'attacco :-)
Mattina piovosa?
"Buongiorno, ha visto che tempaccio? Sembra proprio che dovremo metterci il cuore in pace..."
Mattina soleggiata?
"Buongiorno! Ma ha visto che giornata? Altro che andare a lavorare, sarebbe meglio andare alla spiaggia..."
Sera tardi?
Buonasera! Non trova che la luce delle scale sia un po' fioca?
Le prime volte faceva finta di non sentirmi, e tirava dritto ignorandomi. Poi è passato alla fase "cerchiamo di evitare il rompicoglioni".
Mai lo avesse fatto: l'ho beccato una mattina che, nel tentativo di evitarmi, scendeva le scale al rallentatore, mentre io stavo per uscire dal portone. Ho aperto il portone, e tenendolo aperto: ho sparato uno stenotoreo: "Buongiorno, prego, dopo di lei!". Mi avrebbe voluto incenerire, ma dopo essere scattato verso il marciapiede con una velocità degna di Bolt, non è riuscito a sopprimere un "grazie", al quale, impietosamente, ho ribattuto con un "Ma si figuri! Per così poco!"
Adesso quando proprio non riesce ad evitare di incrociarmi, mi risponde "salve".
Cari picchiatelli siete avvisati: c'è in giro uno più picchiatello di voi che si diverte a mettervi in difficoltà...