E non perché i potenti di turno, come al solito, si fanno leggi e leggine appositamente per evitare la gabbia... ma perché l'essere umano è fondamentalmente cretino.
Leggo ieri che il celeberrimo regista Roman Polanski, nel 1977, a casa del suo amico Jack Nicholson ha pensato bene di ubriacare, drogare e sodomizzare una tredicenne.
Questo fatto ha un nome, si chiama "violenza sessuale su minore" con l'aggravante dell'uso di alcool e droga. E' un reato perseguito penalmente nel 90% del globo terracqueo, da ben più dei 32 anni trascorsi dal fatto. Per inciso, il buon Roman ha anche ammesso il fatto, salvo poi fuggire dagli states poco prima della pronuncia della sentenza di condanna. E per anni ha girato indisturbato in Europa: si parla tanto di lotta alla pedofilia, ma evidentemente nel suo caso qualcosa deve essere stato "dimenticato". Fino ai giorni scorsi, quando in Svizzera si sono accorti del fatto che c'è una richiesta di estradizione a suo carico, e lo hanno blindato.
E tutti a gridare allo scandalo!
Io avrei pensato che tutti si sarebbero indignati per il ritardo nell'acciuffare un latitante che, nel frattempo, ha vinto oscar e leoni d'oro, partecipando a centinaia di manifestazioni in giro per mezzo mondo. Come sono ingenuo... l'indignazione è dovuta al fatto che Polanski è una celebrità, quindi dovrebbe essergli evitata la punizione per lo stupro di una ragazzina. La maggior parte delle testate giornalistiche sottolinea questo fatto, e personaggi pubblici come Tornatore, la Bellucci, Bellocchio... promuovono un appello per la liberazione di Polanski. Ma allora, perché non liberare anche questo?
O magari anche questo.
A questo magari diamo anche una pacca sulla spalla, visto che la vittima era quasi maggiorenne.
Sarei indeciso se mandare dentro questo invece... sicuramente la perfida settenne lo provocava.