sabato 25 luglio 2009

Moriremo tutti?

I più assidui frequentatori di queste pagine, ovvero quei quattro gatti che hanno la pazienza di attendere le secchiate di saggezza che distillo goccia a goccia e che di conseguenza posso elargire con cadenza quasi mensile, si ricorderanno forse di un mio precedente post sul catastrofismo finanziario.
Era parecchio tempo fa, non si sapeva dove saremmo andati a finire... ecco qua la risposta: nella merda, tali e quali come eravamo prima della crisi. Ma oggi mi va di sparare un po' di cazzate sull'emergenza che sta tenendo tutti con il fiato sospeso: l'influenza suina.
Come molti di voi sanno, sono completamente privo di TV. Oddio, nell'ultimo mese la mia situazione è un po' cambiata: ho traslocato nella ex casa del babbo, quindi mi ritrovo con un lcd da 32 pollici e un abbonamento a Sky. Ho impiegato quasi un mese ad imparare come funziona il telecomando, anche perchè lo uso si e no 10 minuti a settimana. In compenso ho impiegato meno di 10 minuti a capire che la qualità dell'informazione televisiva è ulteriormente peggiorata. Credevo e speravo che si fosse toccato il fondo, e invece marca "bravo" ai vari direttori di testata, che sono riusciti a stupirmi ancora una volta.
Ricordo che qualche mese fa si cominciò a parlare di "influenza suina". Apriti cielo: la gente non comprava più salumi, costolette, si racconta di signore che hanno gettato le spazzole (fabbricate con setole del quadrupede impuro) giù dalla finestra. E a parte qualche passante col cranio ammaccato dalle suddette spazzole, l'influenza suina non ha causato vittime. Infettati: pochi. Morti in Italia: 0. Qualcuno si deve essere accorto che forse i media avevano un po' esagerato, e allora si è vista arrivare la fase 2: NON CHIAMATELA SUINA, C A Z Z O! Altrimenti gli allevatori si arrabbiano, la gente non compra carne di maiale, e ci tocca congelare i prosciutti in attesa di un'influenza bovina. Ricordo distintamente la speaker del Tg1, la bionda capellona, che disse una frase tipo:"nuovo caso di contagio da influenza sui... ehm, di tipo A in Spagna...". Ma "tipo A" rende poco, la gente pensa alla serie A e se la ride. Occorre individuare un nuovo nome, qualcosa che attiri l'attenzione del telespettatore... ci vuole un esperto. E l'esperto pontifica: trattasi di virus denominato H1N1... MERAVIGLIOSO! Sembra un'arma segreta, un qualcosa di oscuro e potenzialmente devastante, H1N1 funzionerà a meraviglia.
Ed eccoci arrivati ad oggi.
H1N1 su, H1N1 giù. Sintomi: raffreddore, febbre, nausea, inappetenza, vomito. Come la normale influenza... solo che questa si chiama H1N1. Ed è PERICOLOSISSIMA.
Il 4 per mille degli infettati ci lascia la pelle. Cazzo, il 4 per mille! Mica come l'influenza normale, che con un po' di tachipirina e due aspirine... come dite?
Anche l'influenza normale fa vittime?
Vabbè, ma mica... ah, il 2 per mille.
Quindi questa è un po' più cattiva del solito? E allora perchè tutto questo casino?

I nostri politici sparano minchiate e sbagliano le percentuali sula mortalità (0,4 per mille o 0,4 per cento?) mentre i nostri media rimbalzano da un'ostentato ottimismo alla paranoia allarmistica. Di una cosa sono certo: quando sarà pronto il vaccino, le industrie farmaceutiche faranno i miliardi (di euro) vendendo milioni di dosi a caro prezzo al nostro ministero della salute, che inizierà una campagna di vaccinazione senza precedenti... gratuita, ovviamente. Tanto, caro contribuente, il premio produzione per i dirigenti di Glaxo, Bayer e compagnia bella li hai già pagati con l'ultimo 730, grazie.
Tutto nel nome della sicurezza e della salute.
Sono andato a dare un'occhiata alle statistiche di mortalità di questo ceppo influenzale.
Parliamo del 4 per mille su scala mondiale. Nei paesi "civilizzati" andiamo dallo 0 al 2 per mille. L'influenza classica si porta via l'uno/due per mille dei malati. Da profano quale sono, non vedo molto fondamento in tutto l'allarmismo diffuso. Piuttosto penso che presto ci toccherà sorbirci una campagna di "emarginazione" per coloro i quali non vorranno vaccinarsi.
Se non sei vaccinato, non puoi volare in aereo.
Se non sei vaccinato, non puoi entrare a teatro.
Se non sei vaccinato, non trovi la fidanzata.
Se non sei vaccinato, sei un paria.
Se non ti vaccini, rompi le uova nel paniere a tutti quelli che, sul virus H1N1 e sulle conseguenze del panico indotto, ci si fanno la villa al mare.
Come avrete intuito, non sono un fan dei vaccini anti-influenzali.
Sarà che sono un uomo nel fiore degli anni, di sana e robusta costituzione, ma non vedo grande utilità nel vaccinarmi contro una cosa che alla peggio mi fa stare un paio di giorni a letto con la febbre. Cardiopatici, asmatici, anziani... giocano un campionato diverso, e trovo sia meraviglioso che abbiano la possibilità di vaccinarsi. Ma bambini e adulti sani, per favore... lasciate che il sistema immunitario faccia il suo lavoro. E che la natura faccia il suo corso, se proprio siete sfigati.